UNA Watch, lo smarwatch che cambia e non inveccchia
Idea originale e molto concreta di smartwatch modulare, non solo UNA Watch si può riparare, si può anche intervenire da soli
Anche gli smartwatch non possono fare a meno di sfuggire alla legge forse più dura da accettare dei dispositivi elettroni, invecchiare precocemente, perdere di valore e risultare superati. A volte ancora peggio, senza possibilità di riparare anche un piccolo guasto per mancanza di ricambi.
Per l’utente medio questo si traduce in spese non necessarie e non gradite. Esttamente il punto dove vuole intervenire UNA, azienda capace di proporre UNA Watch, una sorta di wearable modulare, aggiornabile e personalizzabile. Se non a piacere, quasi.

Uno smartwatch come tanti, ma solo fuori
Al di là della prevedibile ironia sulle origini scozzesi dell’azienda, una proposta controcorrente, e di conseguenza dal grande potenziale. Perché, nella configurazione di base non manca praticamente niente. A partire da un display rotondo da 1,2” in una cassa dalle linee classiche in stile cronografo dal diametro di poco più di 40 mm.
Nella configurazione base, supportato da un processore Coretx-M33, lo stesso coprocessore adottato da Google Pixel 3, affiancato da una memoria di 4 GB, ma soprattutto da un GPS integrato dual frequency e la serie completa di sensori per monitorare frequenza cardiaca, livello di ossigeno nel sangue, saturazione e anche un non scontato altimetro barometrico.

Semplice e modulare, come una presa USB-C
Completa la configurazione, una batteria da 20 mAh, sufficiente secondo le dichiarazioni di garantire un’autonomia di una decina di giorni, con venti ore circa di tracciamento GPS. Al quale si aggiunge l’elemento forse più rappresentativo della filosofia UNA Watch: la ricarica viene effettuata attraverso una comune presa USB-C, senza dover quindi dipendere da cavi magnetici proprietari, sicuramente eleganti ma anche altrettanto inutilmente costosi in caso di sostituzione.
Scelta perfettamente rappresentativa della filosofia dietro allo smartwatch. Perché dando per scontato come prima o poi qualche cosa si romperà, per l’utente questo non deve essere assolutamente un problema. Infatti, non solo lo smartwatch è stato progettato in modo estremamente modulare, da poter cioè sostituire vetro, display, sensori, GPS o altro senza problemi. Addirittura, una volta ordinato il ricambio, UNA Watch si può si può aggiustare in autonomia, non molto diversamente da come si sistema una presa di corrente in casa.
Per i più appassionati, c’è anche la possibilità di ordinare un kit aggiuntivo, grazie al quale letteralmente modificare lo smartwatch a piacere, intervenendo su firmware e app.
Credere in UNA Watch richiede una certa dose di fiducia anche dal punto di vista dell’investimento iniziale, al momento proposto su Kickstarter a circa 270 euro. Con l’impegno però di rendere disponibili non solo ricambi, moduli e sensori aggiornati, ma anche altri del tutto nuovi, nel momento in cui gli smartwatch potranno fare nuove cose a oggi ancora impossibili o quasi, come per esempio misurare la pressione nel sangue.
Pubblicato il 20/8/2025