Sugli smartring Oura c’è Syntom Radar, alleato contro le malattie

La nuova funzione Syntom Radar sviluppata per gli smartring Oura riconosce i sintomi di una malattia due gioni prima prima il manifestarsi
In attesa di assistere a una maggiore diffusione degli smartring, al momento uno dei wearable più promettenti per opportunità di crescita, i protagonisti del settore non risparmiano l’attenzione verso la ricerca di nuove funzionalità. A partire da Oura, pioniere del settore, con Syntom Radar.
Come suggerito dal nome, una nuova modalità di analisi dei dati biometrici, intenzionata a individuare per tempo potenziali sintomi di influenza o altre malattie contagiose.
Un’opzione resa possibile grazie alle funzioni di base degli Oura più recenti, in particolare Ring 3 e Ring 4, alle quali viene però applicato un nuovo algoritmo più dettagliato e sofisticato.

Oura gioca d’anticipo
In particolare, si parla della frequenza cardiaca e della temperatura corporea prima di tutto. Rilevamenti ormai standard non solo per gli smartring ma anche per gli smartwatch di ultima generazione. Grazie alla ricerca, in grado ora di fornire nuove indicazioni.
Dagli studi è infatti emerso come dietro variazioni anche piccole del battito cardiaco e della respirazione, analizzate più in dettaglioda Syntom Radar, possano rivelare potenziali segnali di malesseri già con un anticipo di un paio di giorni rispetto a quando la persona stessa è in grado di cogliere i primi sintomi.
Lo stesso andamento della temperatura corporeapuò essere analizzato per anticipare il momento in cui arriverà al valore in cui si manifesta anche una semplice influenza.
Aspetto sempre importante da ribadire, non si parla di strumenti e analisi di livello medico. Syntom Radar resta al momento un semplice indicatore su una possibile situazione a rischio. Al momento inoltre, è ancora in fase sperimentale, per cui anche eventuali risultati positivi sono da considerare con la massima prudenza.

Prevenire è meglio di curare
Resta però sicuramente interessante l’attenzione Oura alla ricerca di nuove opportunità. Rispetto a uno smartwatch, lo smartring è sicuramente in grado di raggiungere maggiore affidabilità nella lettura dei parametri di salute, grazie alla posizione al dito rispetto al polso, e alla possibilità di concentrarsi maggiormente su questi aspetti.
Sarebbe tuttavia errato palare di pura sperimentazione o peggio ancora propaganda. Symptom Radar è infatti il risultato di uno studio avviato ormai un paio di anni fa insieme alla University of California di San Francisco, sulla base di dati raccolti in forma anonima dal gruppo di utenti volontari per la ricerca.
Un progetto nato dopo il Covid-19, dal quale è appunto emerso con certezza l’emergere di sintomi due giorni prima del manifestarsi di una malattia, da intendersi come l’effettiva percezione da parte della persona.
Pubblicato il 12/12/2024