Non solo iPhone, Apple alla ricerca di maggiore equilibrio

Non solo iPhone, Apple alla ricerca di maggiore equilibrio

Metà dei ricavi Apple restano legati ad iPhone. L’impegno alla ricerca di un maggiore equilibrio passa soprattutto dai wearable

Dai recenti bilanci Apple è emerso un fatto interessante. Per certi versi, piuttosto prevedibile, ma la conferma di come oltre la metà dei guadagni sia riconducibile ad iPhone, tra vendite dirette, accessori e servizi. In totale, si parla di oltre trecento miliardi di dollari all’anno.

Se da una parte questo significa sicuramente la conferma di un successo tra i più significativi della storia, dall’altra la dipendenza troppo stretta da un unico prodotto presenta qualche rischio per il futuro. Una situazione del genere infatti, non può durare in eterno,

Non stupisce quindi, come ogni nuovo prodotto Apple in un modo o nell’altro ruoti intorno ad iPhone. Compresi i recenti Mac, il cui interesse arriva soprattutto proprio da clienti già in possesso di uno smartphone, anche solo per la fiducia nel marchio.

Una situazione naturalmente favorevole e cercata, dove però sarebbe pericoloso sedersi sugli allori. La necessità in questo momento è allargare i proprio orizzonti, alla ricerca di nuove idee per equilibrare meglio la vendita dei prodotti e soprattutto cercarne di nuovi.

Il peso dei wearable può aumentare

Il contributo del mondo wearable è già di quelli importanti. Si parla infatti di 25 miliardi all’anno tra Watch, AirPods e quel poco di Vision Pro venduto finora. In particolare, proprio dagli smartwatch, il prodotto capace di integrarsi meglio nell’offerta Apple e poter dare nuovi impulsi.

Soprattutto dopo le attese non del tutto rispettate, per usare un eufemismo, di Vision Pro. Nelle intenzioni dei progettisti, destinato a diventare elemento standard nel corredo del fedelissimo Apple, mentre in realtà ha dimostrato tutti i limiti, e non solo per il prezzo. Per quanto interessante, la recente prospettiva di prendere il posto del monitor sui nuovi Mac non sembra avere molte possibilità di cambiarne il destino in meglio.

Un buon esempio arriva invece dal mondo audio, dove l’evoluzione di cuffie e auricolari ha portato il mondo Airpods a coprire circa 15 milioni di euro di guadagni all’anno. Un settore dove invece tra nuovi sensori, tecnologia a conduzione ossea e perfino una videocamera, le prospettive di evoluzione non mancano.

Gli smartglasses nella cia di Watch

Dal canto suo, anche la famiglia Watch conserva spazi di crescita. A condizione però di riuscire a mettere a punto strumenti per misurare la pressione nel sangue o il livello di glucosio in modo affidabile e in stile Apple. Vale a dire, in modo non invasivo, anche dal punto di vista del design, e senza procedure complicate.

Infine, c’è quell’idea che inizia a farsi strada, gli smartglasses. Non una novità assoluta, e in ogni caso Vision Pro si può considerare un componente della stessa famiglia, ma l’idea resta sempre tra i progetti da tenere in esame.

Anche se si parla di tempi lunghi, la manifestazione di interesse al proprio interno, prima ancora del mercato, indica come Apple sia effettivamente alla ricerca di complementi per iPhone e consideri le potenzialità interessanti.

Più della realtà aumentata, le probabilità a breve vanno in direzione di un modello di smartglasses più simile a i progetti di Snap, Meta e Ray-Ban, per il momento rivolto a funzioni audio e di ripresa video, con la possibilità di offrire ai propri appassionati una novità e garantire comunque una presenza in un settore dalle grandi prospettive ma dove al momento il ruolo è ancora marginale.

Pubblicato il 11/11/2024

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