Da Bip 3 Pro un segnale di salute e convenienza






I nuovi smartwatch Amazfit Bip 3 e Bip 3 Pro, con GPS, puntano sul prezzo senza grandi rinunce sulle funzioni

Ultimamente Amazfit si è fatta notare soprattutto per l’attenzione dedicata alle potenzialità di T-Rex 2, la recente sfida nel mondo rugged. Questo non impedisce però di dedicarsi anche ai modelli di smartwatch più tradizionali. Nascono così Bip 3 e Bip 3 Pro, nuovo risultato della ricerca tra un buon rapporto qualità/prezzo.

A prima vista, difficilmente Amazfit si presterà a una recensione, la missione sembra essere riuscita. Entrambi i nuovi arrivati hanno un display a colori da 1,69”. A protezione, un vetro temperato ricoperto da un rivestimento anti-impronta. Un primo test sulla qualità visiva può essere effettuato scorrendo gli oltre cinquanta quadranti disponibili.

Sulle funzioni, non ci sono particolari novità. L’insieme però, soprattutto rapportato al prezzo, si trasforma certamente in un fattore distintivo.

Votati allo sport

Si parte infatti dalla possibilità di tracciare circa sessanta discipline sportive. Nuoto e altre attività acquatiche, grazie alla resistenza fino a 5 Atm. Interessante la Target Pace per impostare e seguire obiettivi di ritmo.

Soprattutto però, da sottolineare per Bip 3 Pro la presenza del GPS, aspetto per nulla scontato in questa categoria. La scelta a quale tracciamento affidarsi può essere effettuata tra quattro sistemi satellitari.

Per chi invece ha comunque l’abitudine di avere sempre appresso lo smartphone anche durante l’attività fisica, Bip 3 può assolvere tranquillamente il compito anche senza GPS.

Anche perché in tal caso l’autonomia aumenta in misura importante. Stando ad Amazfit, in questo caso, quindi senza uso del collegamento al satellite, si può arrivare a due settimane.

Guardiani della salute

Entrambi invece si curano anche della salute. Sia Bip 3 sia la versione Pro integrano il sensore la misurare il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue. In modalità quasi continua, nel senso che la rilevazione può essere effettuata in qualsiasi momento, e non solo durante il sonno come avviene per molti modelli, nel giro di venticinque secondi.

Tutti i dati raccolti sulla salute e la condizione fisica in generale contribuiscono al determinare il punteggio PAI. Risultato di una serie di algoritmi che combinano frequenza cardiaca e conteggio dei passi, insieme ai dati raccolti dalle attività quotidiane, e li trasformano in un punteggio personalizzato.

Nel complesso, i nuovi smartwatch Amazfit non si possono certo presentare come grandi novità nel mondo smartwatch. Promettono comunque di svolgere il proprio compito, e soprattutto questo sì concorrenziale, a prezzi interessanti. Bip 3 è proposto infatti a 59,90 euro, mentre Bip 3 Pro sale di poco, per arrivare a 69,90 euro.

Pubblicato il 6/7/2022


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